Lo Statuto è la Carta fondamentale del Comune. Il Gonfalone il simbolo che lo rappresenta.
LO STATUTO
Lo Statuto comunale, nell'ordinamento giuridico italiano, è un atto normativo approvato ed emanato dal Consiglio di un comune, con cui esso stabilisce il proprio ordinamento generale.
La normativa sugli Statuti comunali e provinciali è regolata dal D.Lgs. 267 del 18 agosto 2000.
COME VIENE APPROVATO
Viene deliberato da ciascun Consiglio comunale con un voto a maggioranza qualificata. Deve essere approvato con votazione favorevole dei due terzi dei consiglieri del Consiglio comunale. Qualora questa maggioranza non sia raggiunta alla prima votazione, lo Statuto è approvato con il meccanismo della doppia maggioranza assoluta, ossia, se ottiene, entro trenta giorni, per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri.
Identico procedimento è adottato anche per le modifiche statutarie.
Una volta approvato lo Statuto è pubblicato nel bollettino ufficiale della Regione ed affisso all'Albo pretorio dell'ente per trenta giorni consecutivi; infine inviato al Ministero dell'Interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli statuti.
I CONTENUTI
In particolare lo Statuto riporta il funzionamento degli organi di governo locali, le modalità di partecipazione dei cittadini, le forme di collaborazione tra il Comune e altri Enti, l'organizzazione degli uffici. Si caratterizza inoltre per una breve introduzione che identifica il Comune dal punto di vista territoriale e storico, con la descrizione di stemma e gonfalone delle onorificenze di cui si decora.
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IL GONFALONE
Il gonfalone (anticamente anche confalone) è un vessillo, di norma rettangolare e appeso per un lato minore ad un'asta orizzontale a sua volta incrociata con una verticale sostenuta da chi porta il gonfalone (gonfaloniere).
Fu adottato da numerosi Comuni medioevali e, in seguito, anche Compagnie, Corporazioni e Quartieri adottarono propri gonfaloni.
Oggi tutti i Comuni italiani sono rappresentati da un proprio gonfalone con al centro lo stemma comunale.
COME DEVE ESSERE
I gonfaloni ufficiali, secondo l'Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica del Dipartimento del Cerimoniale di Stato, devono essere:
«di un metro per due, del colore di uno o di tutti gli smalti dello stemma dell’ente, sospeso mediante un bilico mobile ad un'asta ricoperta di velluto dello stesso colore, con bullette poste a spirale, e terminata in punta da una freccia, sulla quale sarà riprodotto lo stemma, e sul gambo il nome dell'ente. Il drappo, riccamente ornato e frangiato sarà caricato, nel centro, dello stemma dell'ente, sormontato dall'iscrizione centrata (convessa verso l’alto) dell'ente. La cravatta frangiata dovrà consistere in nastri tricolorati dai colori nazionali»
(art. 5, R. D. 7 giugno 1943, n. 652)